Firenze – Da tutta Italia per il raduno Fgei

mitica 1Arriveranno in centinaia da tutta Italia. Per condividere memorie di un’epoca indimenticabile, in molti casi per riabbracciarsi a 20 o 30 anni dall’ultima volta. Vive sul filo delle emozioni il grande raduno degli ex fgeini, gli aderenti della Federazione Giovanile Ebraica d’Italia che accompagnò quasi mezzo secolo di vita (1948-1945) nell’associazionismo giovanile. L’appuntamento è per la giornata di domenica, nei locali messi a disposizione dalla Comunità ebraica. Racconti, testimonianze, momenti di confronto sulla mappatura dell’associazionismo di allora e su quello di oggi caratterizzeranno un evento che si annuncia ricco di sorprese.

mitica 2Una sfida che nasce in prima battuta sui social network attraverso un gruppo chiuso ideato da Ester Silvana Israel (presidente Adei Wizo) e Giulio Disegni (vicepresidente UCEI) nel quale continuo è stato il flusso di documentazione e memorialistica alimentato dagli iscritti. Con tempo ha così piede l’idea di una nuova occasione di incontro il cui coordinamento è stato affidato al romano (ma fiorentino d’adozione) Mauro Di Castro. “Questa iniziativa – spiega Di Castro – non vuole essere una semplice ‘operazione nostalgia’ bensì il riordino di una grandissima quantità di materiale: dalle fotografie, ai filmati, agli articoli di Ha Tikwà, che della Fgei era l’organo di stampa, che ha un grandissimo valore storico e che non deve andare perduto o dimenticato”.

mitica 3Dopo una lunga attesa, cavalcata da tante emozioni, la data è finalmente alle porte. “Avverto una vitalità molto forte e questo è senz’altro sintomatico – spiega Disegni – di quanto importante sia stata la Fgei per un numero considerevole di persone, che vi hanno potuto apprendere i valori di unità, comunità, democrazia. La voglia di ritrovarsi è tanta ed è un fenomeno con diffusione sia trasversale che intergenerazionale”. La mente torna così a un altro raduno, quello svoltosi a Viareggio per il quarantennale (1988). Anche allora furono in molte centinaia a decidere di ritrovarsi nella località balneare e malgrado l’inesorabile scorrere degli anni, sottolinea Disegni, “vedo un coinvolgimento pressoché analogo”. Per non disperdere l’enorme materiale accumulato in questi mesi sono inoltre allo studio alcune modalità di conservazione e propagazione dello stesso. Una mostra, una pubblicazione, un libriccino. “Qualunque strada si scelga – conclude Disegni – l’importante è che resti una traccia di questo storico evento”.

(20 giugno 2014)