Qui Firenze – FGEI, giovani per sempre
L’emozioni scorrono veloci tra baci, abbracci e pacche di spalle. Sono in centinaia, raccoltisi da tutta Italia a Firenze per partecipare al raduno degli aderenti alla Federazione Giovanile Ebraica che per 47 anni (1948-1995) rappresentò un formidabile centro di aggregazione e un laboratorio non solo di idee ma anche di ideali.
È stato un lungo cammino, caratterizzato dalla riscoperta di memorie fuoriuscite dal cassetto, ad accompagnare verso questo festoso appuntamento. Sui social network, in particolare, dove un gruppo nato da un’idea di Ester Silvana Israel (presidente Adei Wizo) e Giulio Disegni (vicepresidente UCEI) ha permesso di fare da punto di raccolta per documentazione e materiale iconografico. Materiale che è oggi in evidenza negli spazi comunitari unitamente alla mostra dedicata alla gloriosa testata HaTikwa.
“È una giornata di festa, piena di tante emozioni positive. È bello ritrovarsi dopo così tanto tempo e riannodare il filo con un passato che è ancora nelle nostre vite” commenta Israel gettando lo sguardo sui pannelli espositivi, suddivisi nelle diverse stagioni di impegno della Fgei. L’obiettivo, in considerazione di questo primo successo, è adesso quello di proporre una nuova occasione di incontro in Israele così da coinvolgere “anche chi, in questi anni, ha scelto di fare l’aliyah”.
Ad accogliere i numerosi ospiti accorsi in via Farini la presidente della Comunità ebraica fiorentina Sara Cividalli e l’ex fgeino Mauro Di Castro, cui è stata affidata l’organizzazione logistica dell’evento. Quale il significato, quale il valore della Fgei nella storia recente dell’ebraismo italiano è Disegni a spiegarlo con queste considerazioni: “Fgei voleva dire stare insieme, fare gruppo, ridere, divertirsi e costruire una storia, che poi molti di noi hanno riposto nella costruzione di una famiglia ebraica e nelle Comunità di riferimento in cui sono continuati l’impegno ebraico, il dialogo e il confronto. Essere qua oggi significa riaprire una bella pagina in cui riconoscerci. Ritrovarsi in così tanti, di generazioni e città diverse, segna un momento che può definirsi senza tema di smentita storico”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(22 giugno 2014)