pace…

Ama la pace, insegui la pace, ama le creature e avvicinale alla Torah (Avoth 1, 12).

In questi giorni abbiamo avuto conferma del fatto che dialogo interreligioso continua ad essere visto come una strada di speranza per portare comprensione, impegno e una pacifica coesistenza tra israeliani e palestinesi. Quando però il dialogo interreligioso si basa solamente su gesti simbolici ma estranei al concreto contesto sociale e alla sofferenza reale dei popoli coinvolti, diventa irrilevante e perde la sua carica morale. Forse dovremmo abbandonare i discorsi altisonanti o apologetici per ricercare veramente strade, prese di posizione e gesti concreti di pace e solidarietà, gesti che non dovrebbero essere richiesti ma attuati spontaneamente dalle autorità morali e religiose del mondo occidentale. Ma questo ulteriore passo verso la maturità morale richiede una grande dose di onestà personale. Abbiamo bisogno di azioni concrete e di parole di verità, non di cerimonie…

Chi fa la pace è un figlio di D-o e del mondo a venire (Sifrà Bemidbar 6, 26)

Paolo Sciunnach, insegnante

(23 giugno 2014)