Tea for Two – L’incontro

silveraUltimamente ho deciso di essere una Yes Girl, suvvia non pensate sempre male. Ho semplicemente maturato l’idea di: fare, andare, vedere (tipo l’amichetta di Nanni Moretti in Ecce Bombo). Ovviamente la cosa mi ha portato a conoscere sconosciuti lungo il Naviglio, a spendere buona parte del mio stipendio in aperitivi, a farmi confezionare una gonna dalla mia adorata dirimpettaia di scrivania. Insomma a ballare il tip tap tra le pieghe di questa vita inquieta piuttosto che leccare ferite che vengono inferte da tutti e per tutti ogni giorno. Non ho potuto dunque resistere leggendo nella rassegna mattutina che mi arriva da questo portale, che Eshkol Nevo, lo scrittore israeliano più chiacchierato degli ultimi anni, il mio amatissimo Eshkol Nevo, sarebbe venuto a fare un salutino nella scombussolata Milano. Quindi, prenotato il mio piccolo angolo di paradiso nel localino zona foto (90)Porta Venezia e conquistata la compagnia della mia adorata collega di cui sopra, sono andata a conoscerlo. Inutile sottolineare la massiccia presenza femminile in trepidante attesa come groupie degli One Direction. Alessandro Piperno scriveva qualche anno fa della pericolosità di conoscere un proprio beniamino; la tangibile possibilità di restare delusa, di finire vittima di snobismo. Ma, da Yes Girl, non potevo lasciarmi intimidire dal rischio di indifferenza. L’ho visto. Aveva dei discutibili calzini bianchi. Gli ho parlato. Aveva la voce più incantevole del mondo. Sono tornata a casa con quel misto di capogiro ed adrenalina da primo appuntamento. Non importa essere una delle tante. Non importa essere stata rimbalzata per un appuntamento meno libresco da un altro. Guardo la nostra foto e non posso che essere una ragazzina felice. Una Yes Girl.

Rachel Silvera, studentessa twitter @RachelSilvera2

(30 giugno 2014)