#EyalGiladNaftali – Gattegna (UCEI): “Crimine che scuote le coscienze dell’umanità intera”

renzo-gattegna-320Le notizie che ci arrivano da Israele lasciano senza parole. Davanti all’orrore, davanti alla tragedia che si è appena profilata, non possiamo che stringerci nella solidarietà ai familiari delle vittime: le immagini delle sinagoghe d’Italia e d’Europa gremite di gente sono infatti la risposta più forte ai nostri nemici e in particolare a chi vorrebbe imporre attraverso l’odio, la violenza e il terrorismo nuovi modelli sociali non contemplabili all’interno del mondo libero e democratico.
Quelle che ci apprestiamo a trascorrere sono giornate di lutto per chiunque creda nei valori della pace e dell’umanità: un’umanità barbaramente offesa da un crimine che scuote le coscienze. Nessuno riporterà indietro i tre studenti israeliani, ragazzi innocenti che abbiamo amato come i nostri stessi figli, ma anche alla luce di questi drammatici fatti fermo deve essere l’impegno di ognuno di noi affinché nelle società progredite non cali l’attenzione sul Medio Oriente e sulle responsabilità di chi infiamma oggi il conflitto. Soprattutto è importante che venga colto un aspetto: l’ideologia di Hamas e degli altri movimenti terroristici appartenenti alla galassia dell’estremismo islamico è una minaccia che riguarda il mondo intero e i conseguimenti più preziosi che le nazioni democratiche hanno ottenuto al prezzo di sangue, lutti e sacrifici. Ignorarlo sarebbe una negligenza gravissima.
Nella profonda commozione di queste ore, nel dolore che tutto sovrasta, anche il sentimento di speranza nel futuro che il popolo ebraico celebra con toccanti parole nella ‘Hatikwa’, l’inno dello Stato di Israele, l’auspicio è che i carnefici di Eyal, Gilad e Naftali siano al più presto assicurati alla giustizia per le loro orribili colpe.

Renzo Gattegna, presidente Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

(1 luglio 2014)