silenzio…

Oggi non ho voglia di scrivere. Come si addice alle situazioni di lutto e di dolore, non trovo cosa migliore del silenzio. È nel silenzio, ci racconta la Torah, la reazione di Aròn di fronte alla tragica e plateale morte dei suoi due figli mentre sperimentavano un percorso religioso. È nel silenzio dell’Eterno che continuiamo a cercare l’eloquenza del Suo messaggio. È nello sforzo di privilegiare il silenzio che tentiamo di ascoltare quanto Eyàl, Ghilàd, Naftalì avrebbero voluto comunicarci nei loro ultimi momenti di vita in questo mondo. Che il Misericordioso possa concedere tanta consolazione ai loro cari.

Roberto Della Rocca, rabbino

(1 luglio 2014)