Time out – L’abisso

daniel funaroChe sia stato ucciso perché omosessuale o per vendetta è evidente che il compito di uno Stato democratico sia quello di garantire che gli assassini non rimangano impuniti. Lo ha detto anche Netanyahu, esiste un abisso morale tra una nazione dove la madre di uno dei terroristi celebra il rapimento di tre ragazzi innocenti e un’altra dove la madre di uno di quei ragazzi condanna in egual misura la morte di un giovane palestinese come se fosse il figlio. Non c’è vergogna a marcare questa differenza, perché questa purtroppo è la realtà. E se le notizie, in realtà neanche confermate, appurassero che le cause dell’omicidio del ragazzo arabo non siano legate alla sua omosessualità, ma a una vendetta, certamente a Israele spetterà il compito di assicurare giustizia come ha sempre fatto contro ogni estremismo. Con buona pace dei nostri intellettuali che un’altra volta non hanno perso l’occasione per attaccare Israele accusandolo per la reazione e per un crimine che non si sa ancora per quale ragione sia stato commesso. Lasciando nel vuoto, tra l’altro, l’appello di una delle madri dei ragazzi che ha chiesto che la morte di Eyal, Gilad e Naftali non sia causa di divisione nel popolo ebraico. Speranza rimasta vana visto che neanche nella sofferenza sembra più possibile ritrovarsi uniti.

Daniel Funaro

(3 luglio 2014)