Identità: Salomon Pereira

Nel 1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa significa essere ebreo?” – scaricabile dai siti www.proedieditore.it e www.hansjonas.it – ha messo in luce per la prima volta in Italia quella discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le loro risposte. Oggi la risposta di Salomon Rodrigues Pereira, che fu rabbino capo sefardita di Amsterdam.

Signore,
Ho ricevuto la lettera che mi ha inviato, relativa ai figli di matrimoni misti. Leggendo questa lettera, sono rimasto stupefatto.
In primo luogo perché ha posto una domanda su un problema di Halakhah a rabbini stranieri, nonostante in Israele Lei abbia il Gran Rabbinato degli ashkenaziti e dei sefarditi: eruditi che conoscono le regole; come la melagrana, sono ricchi di conoscenze della Halakhah.
Sono inoltre venuto a sapere che ha inviato tali domande a persone non religiose, a leader della “riforma” sedicenti rabbini. Per ogni rabbino ed esperto della Halakhah è chiaro che per una questione di tale importanza, che riguarda la continuità genealogica del nostro popolo, non si deve in nessun caso tenere conto di ciò che dicono i riformati contro la nostra santa religione.
Per tutte queste ragioni, non voglio proporre una decisione di Halakhah e non ho neanche bisogno di farlo, perché sono d’accordo in tutto e per tutto con il Gran Rabbinato di Israele che è il solo competente per deliberare in merito. Dopo aver pubblicato la propria decisione di proibire di chiamare ebrei i figli di matrimoni misti quando la madre non è ebrea, non capisco perché si debbano ancora consultare altre persone. I Grandi rabbini di Israele meritano che si creda loro e che si ubbidisca alle loro parole.
I miei rispetti.

Salomon Rodrigues Pereira

(6 luglio 2014)