Nugae – Locus amoenus

Che giornate dure. Di quelle in cui, come definisce con occhi sgranati un’amica che ha capito tutto, si vivono dieci vite diverse nel giro di ventiquattr’ore, di quelle in cui il fato se la prende con il corpo e lo spirito contemporaneamente, di quelle in cui leggere il giornale produce tormenti che già da soli basterebbero a sentirsi oppressi come dalla cartella pesantissima che si doveva portare alle medie. Ecco, quando è così c’è solo una cosa da fare. Trieste riappacifica col mondo. Già dal finestrino di un regionale scalcagnato. Isolata da un numero senza senso di ore di treno, avvolta nella sua atmosfera che solo l’aggettino tautologico “triestina” può descrivere, Trieste è un locus amoenus che di certo non fa scomparire gli affanni, ma almeno li riveste d’oro. Una patina di meraviglia austroungarica che quanto meno rende il tutto un po’ più sberluccicante. Trieste è statue d’ottone per le strade e volumi polverosi nelle librerie. Trieste è spettacoli di letteratura all’aperto fra i vecchi vagoni del museo ferroviario, letture orgogliose degli autori della città accompagnati da musica swing e un po’ di sane risate. Trieste è moli Audaci e stradine timide. È gabbiani invece che piccioni, è “nero” invece che “caffè”. Trieste è nelle meditazioni poetiche e lucide sulla vita di Italo, James, Giorgio e Umberto e nei tuffi estivi nel mare ondoso di Miriam e Rossella. Trieste è una giornata in un caffè tra tavolini di marmo, lampadari incantevoli e playlist da chiedere al cameriere per riascoltarle nei momenti di sconforto. È viali alberati con panchine ombrose dove sfogliare il Piccolo, che a dispetto del nome è quello che viene preso più sul serio, e non solo tra i giornali. Non esiste nessun altro luogo al mondo che sia così fieramente separato dal resto del mondo e allo stesso tempo ne sembri il centro. Questa città che in ogni parte è viva, ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita pensosa e schiva. Grazie Saba, come sempre mi hai tolto le parole di bocca.

Francesca Matalon

(20 luglio 2014)