CRISI / Cos’è il quartiere di Shuja’iya?
Il quartiere residenziale di Shuja’iya, che si trova a pochissima distanza dal confine con Israele, è stato trasformato da Hamas in una sorta di fortezza, con magazzini per le armi e per i missili, un centro di comando, e numerosi passaggi sotterranei. I residenti della zona, poi, vengono utilizzati come scudi umani. A partire dalla presa di potere di Hamas avvenuta nel 2007, sono state sviluppate numerose infrastrutture in tutta l’area. Circa 150 missili sono stati fatti partire da Shuja’iya durante la prima dozzina di giorni di operazioni e almeno 10 sono tunnel che vi conducono, scoperti dall’esercito israeliano. Sono passaggi che servono per i rifornimenti di munizioni, per spostare uomini e materiali di ogni genere, ma anche per infiltrarsi in territorio israeliano.
Si tratta di un’area densamente popolata, vicina al valico di Karni e vicinissima al Kibbutz Nahal Oz, che si trova proprio dall’altra parte del confine. Le numerose moschee che vi si trovano sono utilizzate da Hamas come depositi di armi, così come basi di lancio per i missili.
Shuja’iya è anche sede di una feroce rivalità fra Hamas e la Palestinian Islamic Jihad (PIJ), e entrambi i gruppi terroristici negli ultimi sette anni hanno puntato ad avere il controllo dell’area e diventare leader della lotta contro Israele trasformando di fatto l’area, che era una zona residenziale, in una vera e proprio fortezza del terrore.
Nonostante i volantini lasciati cadere sulla zona, i messaggi mandati sui telefoni cellulari e tutti i tentativi fatti per convincere la popolazione civile dell’area ad andarsene e minimizzare le vittime la politica di Hamas è di far passare questi avvertimenti come una tattica di guerra psicologica riuscendo così a trattenere gli abitanti del quartiere nelle loro case. Imponendo di fatto di restare sulla linea di fuoco.
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