SICUREZZA / Come garantire i voli?
Mercoledì il ministro dei Trasporti israeliano Yisrael Katz ha annunciato l’apertura dell’aeroporto di Ovda, in alternativa a quello internazionale di Tel Aviv, autorizzando così le linee aeree internazionali a scegliere quale scalo utilizzare. La paura che un missile lanciato da Hamas possa mettere in pericolo i tanti voli di linea che usano ogni giorno l’aeroporto Ben-Gurion aveva spinto diverse compagnie aeree – in primis quelle americane – a rinunciare ai voli in arrivo e in partenza da Israele. Una misura temporanea, sicuramente condizionata dall’abbattimento del volo abbattuto in Ucraina, che ha fermato gli aerei di diverse compagnie. Al momento il numero di passeggeri non accenna a calare, nonostante l’allarmismo rilanciato da alcuni media, e, per esempio, gli aeromobili della compagnia israeliana El Al sono pieni.
In effetti questa mattina la FAA, autorità aeronautica statunitense, ha disposto la fine della sospensione dei voli per Israele, dopo aver esaminato la situazione con i funzionari del governo americano. È così caduto il divieto deciso 36 ore fa per le compagnie a stelle e strisce di atterrare o partire dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, deciso seguito alla caduta di un missile nei pressi del principale aeroporto israeliano.
L’idea di aprire Ovda in alternativa al Ben-Gurion, l’aeroporto di Tel Aviv, era emersa già un paio di settimane fa quando gli amministratori delegati delle tre compagnie aeree israeliane – El Al, Israir e Arkia – in un incontro con il ministero dei trasporti avevano suggerito di utilizzarlo, come alternativa più sicura a Tel Aviv. Idea era stata rifiutata soprattutto perché l’aeroporto di Tel Aviv è attrezzato per restare aperto e operativo anche in situazioni di emergenza, ma le decisioni prese nelle scorse ore dalle compagnie straniere ha imposto un cambio di strategia. Lo scalo proposto in alternativa è un aeroporto militare, che viene usato per i voli civili utilizzati da coloro che dirigono verso Eilat. Un utilizzo più intensivo implica un rafforzamento dello staff aeroportuale, con un aumento del personale che si occupa della sicurezza, così come dei controllori di volo e degli addetti a tutti i servizi. Non si tratta di una infrastruttura adatta ad accogliere un numero elevato di voli, né alcuni degli apparecchi più grandi, e in effetti è già in costruzione un nuovo aeroporto, a Timna, che nel 2016 sostituirà sia Ovda che l’aeroporto di Eilat.
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