San Donà di Piave – Espulso l’imam dell’odio
“Grazie al ministro Alfano”
“Non è accettabile che venga pronunciata un’orazione di chiaro tenore antisemita, contenente espliciti incitamenti alla violenza e all’odio religioso. La mia decisione valga da monito per tutti coloro che pensano che in Italia si possa predicare odio”. Sono le parole con cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha voluto commentare il decreto di espulsione dell’imam marocchino Raoudi Albdelbar, lanciatosi negli scorsi giorni in una violenta invettiva in cui auspicava l’uccisione di ogni singolo ebreo. “Allah contali uno a uno e uccidili fino all’ultimo, non risparmiarne neppure uno” invocava l’imam.
La predica, avvenuta all’interno della moschea di San Donà di Piave davanti a molti fedeli riuniti in preghiera e pubblicata sul proprio sito dall’associazione di studi islamici Memri, è rapidamente circolata sul web arrivando all’attenzione degli organi competenti e della magistratura. A poche ore dalla sua diffusione, la ferma reazione del ministro Alfano cui il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha voluto estendere la gratitudine di tutti gli ebrei italiani. Nel suo intervento, infatti, il presidente UCEI vede la risposta di un’Italia “che rigetta qualsiasi forma di odio, violenza e intimidazione”.
“Si tratta di un segnale importante – afferma Gattegna – che denota la ferma intenzione di combattere una minaccia che è tale per tutta la collettività nazionale e non solo per le istituzioni ebraiche. È quindi fondamentale vigilare e tenere sempre alta la guardia partendo dagli episodi apparentemente più marginali fino a quelli più eclatanti. Il risultato conseguito in queste ore è eccellente”.
Negli scorsi giorni il presidente dell’Unione aveva incontrato il ministro al Viminale per un vertice sul tema della sicurezza dopo i recenti episodi di antisemitismo a Roma e in altre città.
(6 agosto 2014)