L’impegno per l’Africa

Le organizzazioni ebraiche che operano nei paesi in via di sviluppo sono da tempo ben consapevoli del rischio ebola, e hanno iniziato un monitoraggio della situazione già da mesi. Le febbre emorragica, che dalla primavera ha contagiato più di duemila persone uccidendone almeno la metà sta mettendo sotto pressione soprattutto le associazioni che inviano regolarmente giovani ebrei americani e israeliani a fare periodi di volontariato in Africa. Le preoccupazioni però non hanno rallentato l’afflusso di volontari né di finanziamenti e i progetti stanno continuando, anche in queste settimane, ad operare a pieno ritmo.

(nella fotografia, di Noam Weisbrod, una studentessa del dipartimento di Africa Studies della Ben-Gurion University of the Negev preleva campioni di acque potenzialmente infette nel sud dello Zambia)