“Caro Messi, e tu per quali valori giochi?”

Era l’eroe della sua infanzia. Dribbling, colpi ad effetto, la gioia del calcio fatta persona. Voleva essere come Leo Messi il piccolo Daniel Tragerman, 4 anni, ucciso negli scorsi giorni dal fuoco di Hamas. A raccontare la sua passione sono parenti e amici, ma anche le prime foto circolate sul web nelle ore successive alla sua uccisione. Lo ritraggono infatti, in diverse situazioni private, con addosso la maglia bianco e azzurra della Seleccion. E, sulle spalle, il numero dieci. Quella che ha consacrato la “pulce” come uno dei più grandi giocatori di sempre. Se non il più grande.
Proprio a Messi si rivolgono adesso gli appassionati di calcio israeliani e un intero paese sconvolto da questa nuova vittima innocente del terrorismo. L’invito che viene rivolto al fenomeno di Rosario è di prendere posizione sullo sponsor che accompagna le imprese della squadra blaugrana sui campi di tutta Europa: Qatar Airways, compagnia aerea di un paese che finanzia l’attività di Hamas e che, al sicuro da ogni tensione, ne ospita la leadership. Il tutto mentre è in rodaggio la fase di preparazione ai Mondiali del 2022, i primi a svolgersi in un paese arabo.
Chiede tra gli altri Liran Cohen, intervenendo sulla pagina Facebook del fantasista: “Ciao Leo, questo era il tuo grande fan Daniel. È stato ucciso da un razzo di Hamas, organizzazione terroristica finanziata dalla tua squadra. Sono questi i valori che ti rappresentano?”. Una domanda terribile, ancora senza risposta.
Adam Smulevich