#IsraeleDifendeLaPace – L’annuncio di Netanyahu: “Stanziamenti speciali per le città del Sud”
Cinque feriti, due in gravi condizioni. È il bilancio di una mattina drammaticamente scandita dal lancio di missili di Hamas verso città e kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza. I danni più significativi sono stati registrati nella località di Erez, mentre è andato a vuoto – una nuova volta – il tentativo di colpire Tel Aviv. Le sirene sono suonate anche a Beersheba. A Hof Ashkelon l’impatto degli ordigni a terra è stato sventato grazie al sistema di difesa anti-missilistico Iron Dome. Per evitare conseguenze sui propri pazienti più giovani lo staff dell’ospedale Barzilai di Ashkelon ha trasferito un’intera unità in un reparto nel sottosuolo, più sicuro in caso di attacchi e nuovi allarmi.
Dalla rottura del cessate il fuoco da parte di Hamas, martedì scorso, sono in totale 570 i razzi lanciati verso il territorio israeliano. Come rilevato in un documento ufficiale del Ministero degli Esteri, dall’inizio dell’operazione “Protective Edge” 260 colpi sono partiti da scuole, più di 50 da strutture sanitarie e più di 130 da cimiteri.
Tsahal prosegue per questo le operazioni finalizzate a ridurre l’offensiva di Hamas: numerosi gli obiettivi strategici centrati nelle scorse ore. “Siamo preparati a nuove giornate durissime e siamo consapevoli del fatto – ha spiegato il premier Benjamin Netanyahu – che le operazioni protrebbero protrarsi fino all’inizio dell’anno scolastico”. Il primo ministro ha poi annunciato alcuni stanziamenti straordinari riservati alle popolazioni del sud di Israele, interessate da anni dal fuoco nemico. Netanyahu ha detto di provare ammirazione per la loro tenacia e spiegato che l’approvazione di questi dispositivi avverrà nel corso della prossima riunione del gabinetto d’emergenza per la sicurezza nazionale.
Fortissima intanto la commozione per i funerali del piccolo Daniel Tragerman, 4 anni, ucciso venerdì a Nahal Oz dai razzi palestinesi. “Eravamo la famiglia più felice al mondo. Grazie, Daniel, per averci insegnato l’amore e la gioia”. Questo lo straziante commiato della madre Gila davanti al feretro.
(24 agosto 2014)