Sapori – “Io, chef a Londra”

sapori - chef a londraI piatti della cucina ebraica italiana rispecchiano pienamente la tradizione culinaria del Bel Paese, con l’aggiunta di un accento ebraico. Così Silvia Nacamulli spiegava a un giornalista inglese l’intreccio tra il mondo dei fornelli, l’ebraismo e l’Italia. Tre elementi che hanno affascinato i palati d’Oltremanica con chef Nacamulli, cuoca professionista, insegnante di cucina e autrice di ricette per il Jewish Chronicle, a fare da ambasciatrice di questo universo culinario. Recentemente protagonista della rassegna Gefiltefest, manifestazione londinese incentrata sul binomio ebraismo e cibo, Nacamulli ha deciso di seguire la sua passione, la cucina, e portare sulle tavole inglesi i piatti della sua Roma e non solo. Dai carciofi alla giudia al tortino di aliciotti e indivia, i sapori delle ricette giudaico-romanesche hanno accompagnato la sua infanzia. “Guardavo mia madre e mio padre cucinare – racconta in un’intervista – e copiavo da loro senza mai scrivere niente”. Romana, con una laurea in scienze politiche all’Università ebraica di Gerusalemme, Silvia si sposta a Londra nei primi anni Novanta per proseguire gli studi. Nella capitale inglese consegue un master in politica ed economia alla prestigiosa London School of Economics. Per un paio segue la sua carriera universitaria ma poi il cibo, prima vera passione, prende il sopravvento e Nacamulli decide di aprire un’attività in proprio: La Cucina di Silvia – Cooking for the Soul, una cucina per l’anima. Il suo repertorio attinge a piene mani dalla cucina familiare, dai profumi e gusti in cui è cresciuta, seguendo anche regole della kasherut. Con un tocco personale: “Quando cucino mi piace usare l’immaginazione”. E così alle ricette della tradizione si affianca la creatività, unita al desiderio di insegnare ad altri l’arte di muoversi dietro a fornelli. Nella multietnica Londra, Nacamulli dà avvio a corsi di cucina legati alla cultura del cibo italiana “con accento ebraico”. “Si sa, per gli ebrei la tavola è un momento sociale molto importante e in Italia si sono trovati proprio bene!”, raccontava su Elle la cuoca londinese, svelando qualche ricetta della tradizione.
La sua iniziativa tra gli inglesi, come testimoniano le tante collaborazioni e attività, ha successo. “Mostrare alla gente come muoversi passo dopo passo penso sia il modo migliore di insegnare. Cucinare – afferma – è un affastellarsi di piccoli trucchetti”. Ma il suo ingrediente principale è “la passione: anche un semplice piatto preparato con amore – riporta Nacamulli in Elle a tavola – assume un’allure diversa. E bisogna crederci…”.

da Pagine Ebraiche, agosto 2014

(24 agosto 2014)