…posizioni
Molti si lamentano dell’assenza di condanna di quanto sta succedendo nel mondo musulmano da parte del cosiddetto Islam moderato. Ma, se si va a vedere bene, si scopre che, già nel 2008, l’Imam Yahya Pallavicini della Coreis Italia, si esprimeva in questo modo riguardo il fondamentalismo: “I falsi sapienti sono i fondamentalisti, per dirla giornalisticamente, “talebani”, che vorrebbero, sulla base di cosiddette scuole coraniche, seppellire le donne sotto un burka, tenere i figli nell’ignoranza e legittimare la violenza verbale e militare nei confronti dell’Occidente, degli ebrei e dei cristiani. Questo non ha nulla a che fare con la storia, il patrimonio e le basi della cultura islamica”. E, riguardo i rapporti israelo-palestinesi, diceva: “Purtroppo per quello che conosco non vedo presupposti alla pace; supporto tutte le iniziative internazionali perché guai se dovessero interrompersi i negoziati. Il problema grosso è che non ci sono i presupposti di base perché questa pace possa realizzarsi in tempi brevi. Soprattutto manca la società civile tra i palestinesi , il che impedisce di poter costruire una governabilità ed una rappresentanza democratica credibili, perché tra i corrotti di Fatah ed i criminali di Hamas, non c’è nessuna possibilità di buon governo […]È molto impopolare per un musulmano non essere un sostenitore dei due Stati, ma avere due Stati presuppone che ogni Stato sappia gestire il proprio sulle basi di una buona governabilità e di rispetto della sicurezza nazionale. Questo non è invece possibile per la difficoltà di far maturare una classe politica palestinese che non sia corrotta o formata da agitatori di popolo.
Finché i giovani palestinesi, magari con l’aiuto dell’Europa, non prenderanno in mano le sorti del proprio destino uscendo dal duopolio che li sta attualmente governando, la pace tarderà ad arrivare”. Io credo che posizioni senza ambiguità di questo tipo dovrebbero trovare un nostro forte supporto e, al contempo, spazzare via le tendenze ad accogliere la tanto banale quanto seducente idea (o, forse, seducente perché banale) dello scontro di civiltà, non a caso supportata dai peggiori partiti dell’estrema destra europea.
Davide Assael, ricercatore
(27 agosto 2014)