Teshuvah…

In questi giorni incominciamo il difficile cammino della Teshuvah in vista di Rosh HaShanah e Kippur (fino a Oshannah Rabbah). La Teshuvah, secondo il significato più intimo, è un ritorno alla “Fonte di Vita”, alla sorgente divina, alle radici dell’anima ebraica che è parte di D-o; è un ritorno alle fonti della Torah, un pieno ritorno allo studio e all’osservanza della Torah che per l’ebreo costituisce “la scala posta a terra la cui cima raggiunge il cielo”. La Teshuvah è un ritorno a se stessi. Ma da dove cominciare? Insegnano i nostri grandi Maestri, nelle parole riportate da un grande pensatore del novecento: “Observe as much as you are able to, and a little more than you are able to. And this is essential: A little more than you are able to”. Bisogna sempre salire nell’osservanza, altrimenti si torna indietro: “We either ascend or go down”. Un principio fondamentale della Teshuvah è che una Mitzvah trascina un’altra Mitzvah e cosi via: “Mitzvah gorereth mitzvah. He who knows how to begin will also learn how to continue, how to advance” (Heschel).

Paolo Sciunnach, insegnante

(1 settembre 2014)