Storie – Il memoriale di Berlino
Il genocidio nazista iniziò dai disabili. Furono essi le prime cavie delle tecniche di annientamento, sterilizzazione e eutanasia sviluppate poi dalla Germania di Hitler nella Shoah. “Quelle dei disabili – affermò il Führer – erano vite indegne di essere vissute”. Oggi a Berlino apre il Memoriale dedicato alle vittime del programma T4 del nazismo, che prevedeva l’eliminazione sistematica (l’eutanasia di massa) delle persone affette da problemi congeniti e da malformazioni fisiche e causò la morte di decine di migliaia di innocenti.
Il primo passo della Germania nazista fu quello di assassinare centinaia di bambini disabili mentali e fisici con l’uso di farmaci. Successivamente, con l’avvio del Progetto T4, il genocidio fu esteso agli adulti, nei centri di sterminio di Brandeburg, Sonnenstein, Grafeneck, Hartheim, Bernburg e Hadamar, tutti dotati di camera a gas e crematorio.
Il nuovo luogo commemorativo a Berlino sarà costituito da un lungo muro di vetro azzurro, disegnato dagli architetti Ursula Wilms e Heinz Hallman e dall’artista Nikoalus Koliusis.
Mario Avagliano
(2 settembre 2014)