…tzedakà
Un pensiero della sera. La tzedakà, la giustizia sociale, è un bel test. Si pensa che sia un atto che fa bene a chi lo riceve, e invece fa bene soprattutto a sé stessi, perché mette di fronte all’altro, costringe a guardarlo negli occhi, e il più delle volte non ci si riesce, chissà perché? Ci si vergogna sempre un po’, forse perché si è consapevoli di dare troppo poco. O semplicemente perché si dà, e non si ha l’abitudine di farlo. Dopo, ci si sente bene per averlo fatto, come se si fosse dei campioni di sentimento, un titolo guadagnato a poco prezzo. Ed è qui che dovrebbe cadere il sipario sulla nostra supponenza – nel senso (improprio) che si suppongono cose che non sono. Siamo solo tremendamente umani. Il che non è sempre un complimento.
Dario Calimani, anglista
(2 settembre 2014)