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La minaccia della guerra in Ucraina segna il fallimento definitivo della politica estera di Obama. Troppa fiducia in un’inesistente società civile nel mondo islamico, troppa illusione nel credere che i cittadini avrebbero liberamente scelto leader democratici (cosa già difficile in Europa, la patria della Rivoluzione francese). Troppa ingenuità nel pensare che le altre potenze geostrategiche del mondo avrebbero spianato la strada ai suoi progetti riformatori, dalla finanza alle relazioni politiche. Ma, mi chiedo, quale sarebbe la via giusta? Certo, non quella bushana degli USA come sceriffo del mondo, che tante disgrazie ha provocato. Non resta, comunque, valida l’idea di un necessario rafforzamento delle strutture sovranazionali per sanare le contraddizioni del mondo globalizzato?

David Assael, ricercatore

(3 settembre 2014)