Qui Mantova – Festivaletteratura
Raccontar storie, da Mantova a Milano

gottschaal a mantovaÈ Jonathan Gottschall, esponente del darwinismo letterario, a unire in un unico percorso ideale il prestigioso Festivaletteratura di Mantova, giunto al diciottesimo anno, e la seconda edizione di Jewish and the City, che lunedì 8 settembre a Milano apre con una sua lezione, seguita dalla conferenza stampa di presentazione del festival. Secondo l’autore americano la propensione dell’uomo alla narrazione discende da ragioni evolutive ed è proprio grazie all’estrema versatilità del racconto che l’uomo ha l’occasione di far crescere le proprie competenze sociali, prefigurare le conseguenze di azioni o eventi senza correre rischi, vivere più vite parallelamente accumulando esperienze. Docente di inglese al Washington and Jefferson College, in Pennsylvania, Gottschall è un autore prolifico, i cui lavori sono usciti sia su giornali come il New York Times che su riviste scientifiche, ma dei suoi libri L’istinto di narrare (Bollati Boringhieri) è il primo libro tradotto in italiano.
Quanto tempo si passa a leggere libri, guardare film, o semplicemente persi nelle proprie fantasie? A Mantova, venerdì mattina, Gottschall ha spiegato come la finzione sia la più “antica e potente tecnologia di realtà virtuale, che simula i grandi dilemmi della vita umana”. Agli occhi umani il mondo intero è un grande, articolato racconto, una finzione, e tutti indistintamente raccontano storie a se stessi e agli altri, letteralmente da sempre. Potrebbe sembrare un’attività inutile, un capriccio del genere umano, ma non è così, e non ci sono altre specie che passino così tanto tempo a inventare storie, vivendo immerse in un universo di finzione. Solo i sapiens trasformano le esperienze in trame complicate, da raccontare, modificare, arricchire, e da colmare di pathos, di complessi intrecci secondari, di colpi di teatro inaspettati: momenti in cui chi ascolta prova quello stupore di chi si sta gustando qualcosa di stupendo. La magia del racconto – lo storytelling – irretisce tutti fin dai tempi di Omero e di fatto gli esseri umani costruiscono continuamente la realtà in una trama narrata, in un modo “naturale”di dare un senso alla vita. Per Gottschaal siamo animali narranti, i soli animali narranti, perché ci siamo evoluti così e nonostante la rapida evoluzione delle tendenze narrative e la crisi dell’editoria, ha concluso il suo intervento con una nota di speranza: ciò che cambia sono le modalità attraverso cui si esprime la finzione narrativa, ma le storie saranno sempre presenti e l’uomo non cesserà d’essere un animale che racconta storie.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(7 settembre 2014)