INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION L’Italia celebra la cultura ebraica
“Abbiamo potuto constatare che l’ebraismo italiano è vivo e ha molto da offrire alla società italiana. Ma soprattutto che la società italiana si attende molto dagli ebrei italiani e dalla cultura ebraica”. Così Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore di Pagine Ebraiche commenta la quindicesima edizione della Giornata europea della Cultura ebraica che si è svolta domenica 14 settembre, nel suo consueto editoriale pubblicato stamane come ogni settimana sull’edizione internazionale di Pagine Ebraiche. Ed è proprio la Giornata a essere protagonista di questa uscita, per offrire ai lettori di tutto il mondo il senso della ricchezza di una manifestazione che ha trovato nell’Italia un ambiente ideale per fiorire. Nella città capofila Ferrara, l’intervento, tra gli altri del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna e del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, e un’occasione speciale per scoprire il Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah (Meis) che nel centro emiliano ha sede. A raccontare il successo dell’iniziativa (cultura è anche la parola della settimana approfondita nella rubrica Italics) non sono soltanto i numeri lusinghieri in termini di affluenza di pubblico e di interesse suscitato. Molti infatti i centri che hanno scelto nel corso degli anni di estendere l’appuntamento, oltre le 24 ore, spesso combinando il filo conduttore prescelto a livello continentale, in questa edizione la figura femminile nell’ebraismo, con ulteriori spunti (e una riflessione sul tema è offerta ai lettori in lingua francese nella sezione Bechol Lashon).
Così Milano, ecco la magia di un seder di Pesach nei giardini della Besana, amatissima cornice nel cuore del capoluogo lombardo, per invitare i visitatori a riflettere sulla storia dell’Esodo e il cammino di libertà che colorano di contenuto la seconda edizione di Jewish and the City, il festival internazionale di cultura ebraica in programma fino al 16 settembre.
A Roma parole, musica e sapori per la Notte della Cabala, che ha aperto il festival di letteratura ebraica con ospiti d’eccezione: Fania Oz, storica e figlia dello scrittore israeliano Amos, e il cantante Idan Raichel.
E la stagione dei festival culturali prosegue in tutta Italia. Questa settimana il pubblico internazionale può approfondire l’appuntamento con Pordenonelegge, una rassegna che ha visto una costante crescita dell’interesse per la letteratura ebraica e israeliana, come già spiegato sul numero di Pagine ebraiche di settembre nel dossier Lingue e linguaggi.
Torna poi come sempre a metà mese l’appuntamento con Out of the boot, la rubrica dedicata alle storie dei giovani ebrei d’Italia emigrati all’estero: protagonista di settembre Diana Di Segni, romana trapiantata a Colonia per studiare e ora fare ricerca sulla filosofia medievale.
Uno sguardo all’attualità arriva con l’intervista all’ambasciatore israeliano ad Amman Patrizio Fondi che racconta a Alain Elkann la sua esperienza di diplomatico in Giordania in un momento complesso e le sfide di fronte a uno stato chiave per gli equilibri della regione, in un’intervista pubblicata in anteprima da Pagine Ebraiche nell’ambito di un progetto di collaborazione con la firma della Stampa.
A ricordare infine come ci si trovi alla vigilia dell’appuntamento con Rosh Hashanah è il docente dell’Università di Bar Ilan Yaakov Mascetti, che approfondisce il significato del capodanno ebraico, o secondo un’altra delle sue denominazioni, del Giorno del Giudizio.
Rossella Tercatin
(15 settembre 2014)