Pordenone – I numeri, la luce, l’amore
Si tratti di pittura o di matematica, l’amore e la passione sono ben presenti in questa quindicesima edizione di Pordenonelegge.
Ecco che un episodio avvenuto nel 1300 in Toscana, dove un pittore dipinge, nel castello di Sansepolcro, un affresco bellissimo ma considerato abominevole, è nodo centrale di altre vicende più vicine a noi: un artista costretto da Stalin a dipingere ciò che il regime sovietico imponeva, un altro pittore negli Stati Uniti che afferma con forza l’indipendenza contro l’imposizione economica, uno scrittore che riceverà il Premio Nobel. Questo, in estrema sintesi, l’argomento di “La luce è più forte dell’amore” dello scrittore spagnolo Ricardo Menéndez Salmon, già famoso per aver pubblicato quella che nel suo paese è nota come “La Trilogia del Male”, di cui il suo nuovo romanzo sembra essere in qualche modo l’evoluzione: “L’arte e la bellezza possono opporsi e creare una barriera di contenimento alla malvagità e all’oppressione”, dice Salmon, in questo intenso dialogo con la giornalista Anna Longo.
Si passa poi ad un campo apparentemente agli antipodi: il mondo della matematica. Il romanziere, drammaturgo e poeta Tom Petsinis, nato nella Grecia macedone ed immigrato in Australia bambino, di professione docente di matematica alla Victoria University, ha presentato il suo “The French Mathematician”, tradotto in italiano da Dalai, assieme a Stefania Piazzino, alla sua opera prima con “L’uomo che voleva essere Riemann”, entrambi moderati dal poeta Luigi Natale. “La passione di chi abbraccia questa disciplina, quando si tratta di menti geniali, è assolutamente vicina all’amore, non per un’altra persona, ma altrettanto travolgente e appagante”, afferma Petsinis. “Che può anche essere sintetizza così: quando si perde l’amore si danno i numeri”, dice Piazzino descrivendo con ironia il proprio lavoro.
Paola Pini
(21 settembre 2014)