trasgressioni…

Non invocherai il Nome di D-o, il tuo D-o, invano, perché D-o non renderà privo di colpa colui che invocherà il Nome di D-o invano. (Esodo 20, 7). Solitamente si interpreta il comandamento come la proibizione di pronunciare invano il Nome di D-o, o giurare nel Nome di D-o. Tuttavia c’è di più: il divieto comprende anche la proibizione di usare il Nome di D-o per giustificare la propria causa ideologica e religiosa. Per fare solo alcuni esempi eclatanti: i Crociati medioevali uccidevano nel Nome di D-o, e così fanno ancora oggi gli Islamisti radicali. Per quale motivo è scritto “perché D-o non renderà privo di colpa colui che invocherà il Nome di D-o invano”? Non stiamo parlando del D-o dell’amore e del perdono? Quando una persona commette una trasgressione verso il suo prossimo, scredita prima di tutto la propria immagine, ma potrà sempre pentirsi e tentare di riparare il danno. Quando però una persona commette una trasgressione nel Nome di D-o, pretendendo di essere nel giusto, preclude a se stessa la possibilità di pentimento. Come è scritto nel Midrash: “Ascolta Israele, il Signore nostro D-o, il Signore è Uno. E amerai il Signore tuo D-o con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le tue forze” (Deuteronomio 6,5), questo significa che si deve rendere amato il Signore dal prossimo attraverso le proprie azioni verso il prossimo. Cioè, se una persona studia la Torah, la Mishnah, il Talmud, è onesta nel condurre i suoi affari, si rivolge con parole buone verso tutti, e compie atti d’amore verso il prossimo, cosa penserà la gente di lui? Essi diranno: “Beato sia il Padre suo che gli ha insegnato la Torah; beato sia il suo Maestro che gli ha insegnato la Torah! Guai a colui che non studia Torah! Quest’uomo ha veramente studiato Torah, guardate come sono nobili i suoi modi e quanto buone sono le sue azioni!”. Tuttavia se una persona studia la Torah ma è disonesta con il suo prossimo, parla male al suo prossimo, cosa diranno di lui? “Guai a colui che studia Torah! Guai al Padre suo che gli ha insegnato Torah! Guai al suo Maestro che gli ha insegnato Torah! Quest’uomo ha studiato Torah, guardate quanto corrotti sono i suoi atti, quanto spregevoli sono le sue vie” (ci riferiamo a Yomah 86a).

Paolo Sciunnach

(22 settembre 2014)