Eyal, Gilad, Naftali – La fine degli assassini
Una tragedia all’ultimo atto

Cercavano evidentemente giustizia e non vendetta, i militari israeliani che hanno a lungo dato la caccia ai barbari che hanno assassinato a freddo tre adolescenti indifesi.
Nel nome di Eyal, Gilad e Naftali sono state tradite molte speranze, è stato scatenato un conflitto sanguinoso e si è allontanato il sogno della pace. Una delle più terribili conseguenze di questa inaudita violenza è stata altra violenza da parte di folli criminali che non hanno esitato a colpire un adolescente arabo indifeso infamando l’alta moralità e il sincero desiderio di pace e convivenza condiviso dalla stragrande maggioranza della popolazione israeliana.
In questo scorcio di fine anno la vicenda ha trovato una sua conclusione terribile e violenta con la liquidazione di terroristi che hanno tentato, praticando ancora la più barbara violenza, di evitare di fare i conti con le proprie responsabilità con gli inquirenti che li cercavano.
Sarebbe un terribile errore rallegrarsi della loro fine, ma certamente la loro identificazione da parte di Tsahal deve servire da fermo monito nei confronti di chi si crede legittimato ad attaccare civili israeliani indifesi.
La vicenda di Eyal, Gilad e Naftali tocca così un nuovo grado di dolore e trova una sua straziante, ma inevitabile conclusione.
Possa il nuovo anno portare conforto alle famiglie delle persone che hanno sofferto e a tutti i cittadini che continuano a credere nella pace e nella ferma inesorabile difesa della giustizia, della democrazia e della sicurezza di Israele.


gv