…Vittorio

“L’utopia è credere di poter creare il futuro nel presente. Il realismo è accettare che il presente sia solo il momento che abbiamo per capire perché esistiamo, per quale scopo facciamo o non facciamo qualcosa e per decidere”. Catturo queste parole dall’ultimo libro di Vittorio Dan Segre (“Storia dell’ebreo che voleva essere eroe”, Bollati Boringhieri, p. 278). Vittorio Dan Segre che ho incontrato varie volte, mi ha insegnato due cose: 1) si può essere ironici anche ragionando di cose complicate o molto problematiche come una trattativa diplomatica; 2) bisogna provare a cambiare parametro se si vuol superare il proprio isolamento. Grazie Vittorio. Che la terra ti sia lieve.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(28 settembre 2014)