Ticketless – Serpentine

cavaglionLa figura geometrica dominante in questo libro (Paolo Veziano, “Ombre al confine”, Fusta editore) è la “serpentina”, o meglio bisognerebbe dire le serpentine, che da Ventimiglia conducevano i profughi ebrei in fuga dall’Italia fascista in direzione di Garavan, il quartiere di Mentone prossimo alla frontiera. I luoghi che fanno da sfondo al libro tornano nella nostra attualità quotidiana. La pressione migratoria al confine tra Italia e Francia percorre oggi quelle stesse serpentine. Foscolo le chiamava le fauci del Mediterraneo, là dove la Roja incomincia ad avere più spazio per la sua discesa verso il mare. Tra i documenti nuovi che questo libro ci restituisce spicca un disegno a matita di piccole dimensioni. mappa di Robert BaruchÈ una mappa tracciata alla sveltavda un ebreo viennese, Robert Baruch, giunto in salvo a Nizza. Riproduce la via percorsa dall’autore del disegno: la cartina venne spedita ai famigliari per consigliare loro di seguire lo stesso itinerario di salvezza. Le pietre d’intralcio sono una straordinaria opportunità che ci è data per conservare il ricordo, ma leggendo il libro di Veziano, ho pensato che cartine come questa potrebbero aiutarci a preparare l’atlante della Shoah che ancora non esiste. A prescindere dai mezzi di trasporto prescelti, se si potessero definire al computer le linee di intarsio disegnate da quei piedi fuggiaschi, se potessimo idealmente congiungere le centinaia di migliaia di orme lasciate su monti e vicino ai laghi, in porti di mare come nelle grandi città del nord, ai valichi alpini verso la Svizzera, da uomini, donne e bambini di mezza Europa non scorgeremmo mai delle linee rette, dei tracciati sicuri, ma disegneremo solo delle forme incerte, degli andirivieni. Arabeschi, cerchi concentrici, camminate assurdamente parallele di amici e congiunti che si cercavano, ma non s’incontravano mai. Fratture, separazioni, segmenti dovuti ad arresti, a suicidi, a deportazioni che infrangevano il cammino della speranza.

Alberto Cavaglion

(nell’illustrazione la mappa disegnata da Robert Baruch)