Giancarlo Spizzichino (1938-2014)
È scomparso all’età di 76 anni Giancarlo Spizzichino, colonna dell’archivio storico della Comunità ebraica di Roma. Il suo lavoro, le sue pubblicazioni confluiranno presto in una raccolta unica a beneficio di studiosi e appassionati. Tra i vari impegni in ambito ebraico, Spizzichino è stato anche presidente del Tempio Bet Michael del quartiere Monteverde. Nel dare la notizia della sua scomparsa la Comunità ebraica lo ricorda con affetto “per il lavoro di valorizzazione della Comunità stessa e per il grande esempio di moralità e rettitudine”.
Con l’entrata di Kippur finirà il settimo di Giancarlo Spizzichino z.l. scomparso lo scorso Shabbad Teshuvà. A lui la Comunità di Roma deve essere riconoscente. Lo deve perché ha contribuito con una riservatezza e una costanza incredibile a riordinare l’archivio, perché ha condotto importanti ricerche sugli ebrei. Ha individuato e ben documentato la sorte di quel fazzoletto di terreno, esterno e adiacente al ghetto, dove gli ebrei tenevano case, botteghe e persino una Scola fino a quasi la metà del Settecento. Perché ha studiato nascita e vicissitudini degli “ortacci”, i cimiteri ebraici della città eterna, e anche per la descrizione dei tumulti sanfedisti all’origine del monghed di Piombo. Ma credo che il grazie più sentito gli vada rivolto perché ha insegnato a tutti la qualità che può raggiungere il volontariato. Una abnegazione “a pieno servizio” seria e piena di passione per quindici anni. I risultati del suo lavoro sono sotto gli occhi di tutti, basta gettare lo sguardo su quel gioiello, scrigno di memoria e storia che è l’archivio della Comunità ebraica. Un esempio di come si può fare, e fare bene Le-shem shamaim u-be-emunà.
Amedeo Spagnoletto
(2 ottobre 2014)