…errori

L’incredibile serie di errori politici degli Stati Uniti, di un’Europa inesistente e di un mondo arabo in guerra civile permanente ha portato i terroristi, stupratori seriali dell’Is (questo Stato, che, per il rispetto dell’Islam, uccide musulmani a migliaia) alle porte, o oltre, della Turchia, ossia di un Paese Nato. Ci si aggira in una serie di contraddizioni senza fine: servirebbe un intervento di terra, ma nessuno, da Erdogan a Obama, ha intenzione di mettere gli stivali sul terreno; si vorrebbe armare i peshmerga kurdi, ma non si vuole concedere uno Stato kurdo (stranamente questa idea non scandalizza l’Occidente come succede per uno Stato ebraico); Assad è nemico, ma serve, così l’Iran; teocrazie come l’Arabia Saudita o lo schiavista Qatar partecipano alla lotta di liberazione dei popoli. Ed in mezzo a questa confusione, gli unici che sembrano avere le idee chiare sono questi assassini, spargitori di morte e dolore. Forse, ci si era illusi tutti troppo presto che l’11 settembre fosse esaurito.

David Assael, ricercatore

(8 ottobre 2014)