Genova – Nuova luce nel nome di Primo Levi
Il dramma di una città, la forza di andare avanti. Più forti delle avversità, più forti degli ostacoli frappostisi nel cammino. Con questo spirito Genova si ritrova una nuova volta unita, domenica 19 ottobre, nel nome di Primo Levi.
L’appuntamento è infatti con l’assegnazione del premio ideato dall’omonimo centro culturale con l’obiettivo di rendere merito e diffondere il messaggio di grandi personaggi della contemporaneità. Protagonista, nella solenne cornice di Palazzo Ducale (la cerimonia avrà inizio alle 17.45), il ginecologo congolese Denis Mukwege, candidato quest’anno al Nobel per la Pace per il suo impegno nella cura e nel recupero delle donne vittime di stupri di gruppo. Al suo fianco il sindaco di Genova Marco Doria e il presidente del centro culturale Primo Levi Piero Dello Strologo.
Tra i molti riconoscimenti accreditati a Mukwege il premio Human Rights delle Nazioni Unite nel 2008, il Premio Internazionale Re Baldovino e il Clinton Global Citizen Award nel 2011. E proprio in questi giorni è arrivato in Italia, grazie a Fandango, l’appassionante libro intervista “La guerra del Dr. Mukwege”.
L’organizzazione del premio Levi ricorda tra l’altro come siano oltre 40mila le donne vittime di violenza curate al Panzi Hospital di Bukawu (estremo nordest del Congo) e come Mukwege definisca la violenza sessuale “un’arma di guerra, pianificata a tavolino come una strategia militare e in grado di distruggere, meglio di una pallottola, più persone in una volta sola”. La violenza subita dalle donne, spesso di fronte a mariti, figli, genitori e suoceri – spiega Mukwege – “ha infatti lo scopo di distruggere la dignità dell’intera famiglia”.
a.s twitter @asmulevichmoked
(14 ottobre 2014)