…violenza

Di fronte alla brutalità dell’Isis, al pericolo epidemico dell’ebola e al tunnel senza luce della crisi economica ogni altra episodica notizia che riguardi singoli individui ci appare di minimo rilievo. Ma non riesco a togliermi dalla mente la violenza fatta a Napoli a un ragazzino di quattordici anni con un tubo di aria compressa. Non si riesce a non chiedersi a quali insegnamenti e a quali principi di vita il violentatore sia stato formato, in famiglia, a scuola, in società. Si immaginano, naturalmente, le possibili risposte, ma dobbiamo anche riconoscere che, differenze sociali e culturali a parte, la società che ospita tanta brutalità e ignoranza è la nostra, per quanto distante ci illudiamo che sia.

Dario Calimani, anglista

(14 ottobre 2014)