benedizione…

Vezòt ha Berachà, “Questa è la benedizione con cui Moshè l’uomo del Signore, benedisse i figli d’Israele…”(Devarìm 33, 1). Ci fa notare Rabbì Chanòch Tzvì di Bendin, nel suo libro Yechaèn Peèr: In base a quanto ci insegnano i Maestri, l’Eterno mostrò a Moshè Rabbenù nel giorno della sua morte tutte le generazioni del popolo d’Israele fino alla fine dei tempi. Da questo è chiaro che quando Moshè Rabbenù benedisse i figli d’Israele incluse in tale benedizione anche le generazioni future. È per questo l’uso in mezzo al popolo d’Israele che nel giorno di Simchàt Torà tutti i presenti salgono alla lettura. Con tale lettura ogni uomo prende la sua benedizione particolare da Moshè Rabbenù. È per questo che bisogna adempiere a questo uso con osservanza, e non rinunciare, poiché con tale azione diveniamo tutti soci nella benedizione che Moshè Rabbenù ha dato a tutte le generazioni.

David Sciunnach, rabbino

(15 ottobre 2014)