…Torah

Ieri abbiamo ricominciato daccapo. Uno può dire: è sempre la stessa storia. Come negarlo? Ma il problema non è rappresentato dalla storia, ma da chi la legge e dal rapporto che ogni volta si produce tra testo e lettore, per come ogni volta in forma distinta quelle parole – sempre le stesse – sono percepite da chi legge. Perché la lettura è un atto che presume un contratto: non cambia il testo nel tempo, siamo noi che cambiamo nel tempo e ogni volta in relazione a come siamo, alla sensibilità che abbiamo, leggiamo un testo che è “diverso”.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(19 ottobre 2014)