Carmagnola, la sinagoga torna alla vita
“Si è trattato di una grande occasione, oltre che di gioia, anche per riscoprire l’enorme patrimonio storico e culturale dell’ebraismo italiano che, particolarmente in Piemonte, ha una varietà e una ricchezza che meriterebbero di essere valorizzate.” Così Giulio Disegni, vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha commentato l’apertura straordinaria della sinagoga di Carmagnola per festeggiare il matrimonio di Micol Nizza e Tomer Zerbib, celebrato in Israele lo scorso agosto. Il padre di Micol, Ferruccio, è un noto rappresentante della Comunità ebraica di Torino che discende dalla famiglia Diena di Carmagnola, e ieri gli sposi, con gli abiti del gran giorno, hanno portato un’aria di festa nella storica sinagoga che ha conservato invariati i caratteri originari settecenteschi, ed è riconosciuta come uno degli esempi più preziosi e significativi dell’ebraismo in Piemonte. Nell’edificio in cui si trova la sinagoga, utilizzata dalla comunità locale fino al ‘39 e da allora riaperta solo in alcune occasioni straordinarie, è stata negli scorsi anni realizzata dalla comunità ebraica di Torino una mostra permanente, curata dagli architetti Lattes e Valentini che racconta le sinagoghe piemontesi, e documenta il grande sforzo compiuto negli anni per restaurare gli edifici e conservare le tracce della presenza ebraica in Piemonte. I rabbanim Ariel Di Porto e Alberto Somekh – che aveva già organizzato l’apertura della storica sinagoga qualche anno addietro in occasione di Hanukkah – hanno così organizzato per i due giovani una cerimonia che alla fine di minchà ha fatto risuonare gli antichi locali di canti e di gioia.
a.t. twitter@atrevesmoked
(20 ottobre 2014)