Firenze, Libeskind si propone: “Progetterei la moschea”
In città per partecipare a un incontro sul ruolo e sulle sfide dell’architettura contemporanea, Daniel Libeskind è oggi intervistato dal Corriere Fiorentino (Marzio Fatucchi). Tra i temi trattati la progettazione dei luoghi legati alla Memoria, la testimonianza – anche artistica – contro ogni forma di fondamentalismo, il significato di opere paradigmatiche come il memoriale di Ground Zero e il Museo ebraico di Berlino. Relativamente alla costruzione di una moschea a Firenze, tema su cui si discute ormai da molti anni, Libeskind non si sottrae a un contributo: “Certo che progetterei la moschea di Firenze. All’Università Leuphana, a Lüneburg in Germania, ho gestito la creazione, con rabbini, imam, preti protestanti e cattolici, della ‘stanza del silenzio’, un luogo di preghiera e meditazione. È possibile convivere insieme”.
Sembrano generare un diffuso malcontento le ultime decisioni, in Italia e in sede europea, della leadership del Movimento Cinquestelle. Un malcontento che, da alcuni parlamentari, si trasmette sempre più verso la cosiddetta base. “Anche se nessuno dei grillini ne vuole parlare apertamente, un po’ di imbarazzo sull’ennesima figuraccia europea c’è” scrive il Fatto Quotidiano (Andrea Valdambrini). Il riferimento è all’ingresso, nel gruppo formato da 5Stelle e Ukip a Strasburgo, del parlamentare polacco di estrema destra Robert Iwaszkiewicz, 52 anni, protagonista nel recente passato di affermazioni sessiste, misogine e persino giustificazioniste sull’operato di Hitler. Sul fronte Ukip da segnalare intanto la diffusione di un inno contro gli immigrati che il partito laburista ha apertamente accusato di razzismo (Corriere della sera).
Un padre che lapida la figlia, coadiuvato in questo immondo crimine dai fondamentalisti dell’Isis. È la nuova pagina d’orrore che arriva, attraverso un video che ha fatto il giro del mondo, dalla Siria sotto il giogo islamista. Maurizio Molinari, sulla Stampa, racconta così gli ultimi momenti di vita della donna (che è stata accusata di adulterio): “’Accetti il giudizio di Allah?’ chiede il guerrigliero alla donna tremante, che non riesce a dire nulla ma sembra annuire guardando verso il basso. La donna ha una coperta indosso e il suo viso è scoperto. Il padre a questo punto la lega con una fune, trascinandola con le sue mani verso la piccola fossa scavata nel deserto dove viene lapidata a morte davanti ai suoi occhi”.
Simbolo universale delle persecuzioni subite dai cristiani nel mondo, alla pakistana Asia Bibi – la cui sorte è nuovamente appesa a un filo – va il Premio Saulle promosso dall’Istituto di Studi Politici San Pio V. “Asia, simbolo dei diritti di tutti”, titola Avvenire. Una menzione speciale è andata invece al direttore del quotidiano della CEI per “la grande campagna di informazione e sensibilizzazione” sulla sua vicenda.
“Scontro acceso dopo un dibattito sul disegno di legge contro l’omofobia ospitato dal liceo Cavour, tra il sottosegretario Ivan Scalfarotto e il presidente dell’associazione Giuristi per la vita, Gianfranco Amato. Quest’ultimo, secondo Scalfarotto, avrebbe paragonato le famiglie omosessuali ai rapporti tra uomini e animali”. È quanto si legge nelle pagine romane del Messaggero.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(22 ottobre 2014)