La poesia di DafDaf
Un mese dopo aver festeggiato il quarto compleanno per DafDaf, il giornale ebraico dei bambini, è arrivata un’altra occasione gioiosa, per un numero rotondo. È stato subito chiaro che il numero 50 di DafDaf doveva essere speciale, diverso da tutto quello che era stato fatto sino ad ora. Il progetto allora, condiviso con alcuni collaboratori della redazione, è partito da uno spunto giunto da Guido Vitale, il Direttore, che per il suo quarto compleanno aveva regalato a DafDaf un libro di poesia.
È un argomento difficile la poesia, e per i bambini a volte si riduce a una materia scolastica strana e complessa in cui è difficile trovare senso ed emozioni, così la scommessa è stata di dedicare le otto pagine del giornale ebraico dei bambini alla poesia. Grazie a un gruppo di persone speciali che hanno regalato alla redazione non solo il loro lavoro ma anche e soprattutto tempo, idee, e sogni, il numero speciale ha così preso forma.
In copertina il particolare di una illustrazione di Anna Castagnoli – scrittrice, illustratrice, esperta di letteratura illustrata che i lettori di DafDaf hanno scoperto lo scorso mese – introduce una delle poesie presentate all’interno: quei versi di Umberto Saba che sono stati scelti da Guido Vitale per DafDaf, e che sono accompagnati dall’illustrazione completa. Una sorta di piccolo manifesto, una poesia sulla poesia, accompagnata da un testo che spiega “Il mio poeta preferito si chiama Umberto Saba. Era uno che non aveva paura di parlare chiaro e sapeva come soffiare nelle parole per farle volare in alto. Nell’ultima pagina del suo libro Cose leggere e vaganti spiega con una poesia chiamata “Commiato” che cosa è una poesia. Una poesia è come una bolla di sapone. Una poesia è un tentativo molto pericoloso e delicato, perché non tutte le bolle di sapone riescono a volare in alto, e molte si infrangono.”
I versi di Saba, in realtà, nelle pagine del giornale ebraico dei bambini sono precedute dai versi di Pierluigi Cappello, presa dal regalo ricevuto da DafDaf. “La pioggia”, la poesia contenuta in Ogni goccia balla il tango, è accompagnata dalle illustrazioni del libro, la cui autrice, Pia Valentinis era già comparsa su DafDaf, nella rubrica libri curata dalla scrittrice Nadia Terranova. Nel libro Cappello scrive che “La forma delle parole, quando stanno insieme, disegna cose che sapevamo già. Però ci appaiono come una scoperta, una porta che si apre, una corsa giù per lo scivolo che un po’ ci dà gioia e un po’ ci fa paura. Quella paura bella perché, quando arriva, in un attimo l’abbiamo scampata”. Ogni goccia balla il tango è il suo primo libro per bambini, e l’autore spiega che “Anche un bambino capisce che la poesia non è solo un gioco con le parole, e che lì dentro c’è qualcosa di più, che ha a che fare con i suoi sensi, la sua immaginazione e la sua anima – e, continua – quando si gioca ci sono tutte le fantasie, le paure, i rischi della vita. La differenza è che lì, nel gioco, sono molto più intensi, e per fortuna (o sfortuna?) si può tornare indietro.” Anna Castagnoli ha scelto e illustrato i versi di Edmond Jabès, ilpoeta nato al Cairo in una famiglia di ebrei francofoni che a causa delle sue origini nel 1956 è stato obbligato a lasciare l’Egitto per Parigi. Per lei “La poesia tende fili sottilissimi tra cose che non avevano mai pensato di stare insieme. È il luogo dove ogni incontro può accadere.” A illustrare la poesia scelta per DafDaf da Nadia Terranova è stata invece Luisa Valenti, nota ai lettori di DafDaf come la SCC, la Strega Comanda Color, che ogni mese regala al giornale le copertine e una rubrica sull’arte. I versi di Viviane Lamarque sono l’occasione per ricordare come un’insegnante appassionata possa portare i piccoli lettori ad amare una materia complessa come la poesia, spingendoli addirittura a imparare i versi a memoria, per “un senso di bellezza e di libertà”, come ha scritto Nadia. L’ultima pagina, che abbandona per un mese la scheda Io sono, sempre molto amata dai piccoli lettori, è dedicata a due personaggi misteriosi: i versi che vi sono pubblicati, infatti, sono di un autore che non ama far parlare di s, ma che è stato eletto all’unanimità “poeta ufficiale” di DafDaf. Accanto a “daf(f)are”non un’illustrazione, ma una fotografia. Un’immagine poetica, però, ovviamente. La speranza, come scritto nel giornale, è che questo numero speciale, in cui alcune persone hanno regalato a DafDaf le poesie più amate, possano emozionare i lettori come hanno emozionato noi che ci abbiamo lavorato.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(22 ottobre 2014)