Gli ebrei nei libri di scuola
Leggendo quello che i libri di testo di storia antica scrivono sugli ebrei ci si domanda che cosa ci sia di attendibile in quello che leggiamo sugli altri popoli. Anzi, dato che le proteste da parte di Sumeri, Egizi e Hittiti sono alquanto improbabili sarebbe logico supporre che per loro l’attendibilità sia ancora minore. Va bene, ammettiamo onestamente che i popoli antichi non interessano a nessuno e che il loro studio non pare neppure particolarmente utile per la formazione di cittadini consapevoli. A proposito degli ebrei c’è però un’interessante (e in teoria anche apprezzabile) tendenza a sottolineare le continuità con gli ebrei di oggi: feste, usanze, nomi; tutte cose facilmente verificabili (non avranno gli autori un amico o un conoscente ebreo a cui chiedere?) ma, a quanto pare, puntualmente non verificate, retaggio di decenni di libri di testo che si tramandano le stesse frasi confuse e imprecise. Ma forse a questi paragrafi e capitoli sugli ebrei si può riconoscere almeno un merito: sono indubbiamente molto utili per insegnare ai ragazzi che i libri di testo non sono infallibili.
Anna Segre, insegnante
(24 ottobre 2014)