Italia Ebraica novembre 2014, la cultura torna protagonista
Giunto alla 14esima edizione, il premio letterario Adei Wizo intitolato alla memoria di Adelina Della Pergola arriva domani a Parma in collaborazione con la locale Comunità ebraica. Due le pagine che sono dedicate a questo evento sul numero di novembre in distribuzione del mensile Italia Ebraica – Voci dalle Comunità. Numerosi, come di consueto, gli approfondimenti dedicati alle attività e alle iniziative sul territorio. In prima pagina la notizia dell’incarico di direttrice del museo ebraico di Bologna affidato a Vincenza Maugeri oltre alla consegna, in una Genova ferita ma non abbattuta dal recente disastro atmosferico, del Premio Primo Levi al ginecologo congolese Denis Mukwege, candidato quest’anno al Nobel per la Pace.
Nelle pagine romane alcuni momenti di grande emozionalità che hanno segnato le scorse settimane: la cerimonia di inserimento tra i Giusti tra le Nazioni della famiglia Bazzini-Giorgi, la presentazione di alcuni inediti family movies dell’Italia ebraica negli anni Trenta ritrovati dal giornalista Claudio Della Seta, l’abbraccio in sinagoga tra l’eroe della rivolta del Ghetto di Varsavia Simcha Rotem e gli studenti delle scuole coinvolti nel Viaggio della Memoria. Nella sua rubrica “La mia Roma” il rav Vittorio Della Rocca ci porta invece alla scoperta dele antiche catacombe ebraiche di Monteverde.
Nelle pagine milanesi, tra i vari contributi, un approfondimento sulle attività della onlus Federica Sharon Biazzi e i progetti di crowfunding a beneficio della scuola comunitaria. “Crowfunding per una scuola ebraica 2.0”, si legge nel titolo di pagina quattro.
Sfogliano il giornale si entra sempre più a contatto con l’attività svolta dalle diverse Comunità. Particolarmente significativa, a Venezia, la pubblicazione del volume “Me Menùkhot – Acque tranqulle usi e regole della Comunità ebraica di Venezia” in cui il vicerabbino Avraham Dayan ha raccolto e spiegato i vari minhaghim locali. Mentre a Verona ci si è raccolti nel ricordo di Rita Rosani, insegnante della scuola ebraica di Trieste e indimenticabile figura della Resistenza italiana barbaramente uccisa dai nazifascisti. N sono inoltre mancate le suggestioni, a Bologna, per l’esposizione del Sefer Torah rinvenuto lo scorso anno dallo studioso Mauro Perani.
“Quello che più colpisce di certo è la concentrazione di personaggi che in ambito culturale e professionale hanno raggiunto l’eccellenza, e questo non può che essere un potente stimolo nell’intraprendere questo lavoro, conscio del fatto che in pochi posti al mondo potrei trovare tante risorse intellettuali, mi auguro pronte a collaborare”. È quanto scrive il neo rabbino capo di Torino Ariel Di Porto in un messaggio rivolto agli iscritti. Messaggio che viene raccontato e spiegato insieme ad un’altra comunicazione diramata dal presidente Beppe Segre alla vigilia di un difficile momento per la Comunità. A Casale Monferrato si rende invece omaggio alla figura di Amos Oz con una mostra e con un incontro letterario, mentre a Napoli ci si proietta verso la realizzazione di una grande mostra celebrativa dei 150 anni di vita della Comunità.
Da segnalare inoltre le nuove attività del coro ebraico di Trieste, un seminario che ha permesso la collaborazione del Technion con alcuni importanti atenei italiani, la presentazione di un volume dedicato alla storia degli ebrei di Gubbio nel Medioevo. “Gubbio, una storia d’integrazione a cavallo tra ‘300 e ‘400”, il titolo che rimanda al saggio appena pubblicato da Giuntina.
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(28 ottobre 2014)