Premio Adelina Della Pergola 2014 – Mishani, il Montalbano d’Israele
“Non si può avere certo la pretesa di essere originale perché ovviamente ogni pagina si trascina centinaia di particolari già usati in altri romanzi. Ma basta ammetterlo a se stessi. Inoltre amo sia come scrittore che come lettore il concetto di storia a puntate. La serialità permette di ritornare sugli stessi personaggi e farli evolvere, crescono con te. Leggo il Maigret di Simenon da quando ho 20 anni e li leggerò fino a quando ne avrò 60”. Pioniere del genere giallo in Israele (tanto che qualcuno ne ha parlato come di un nuovo Montalbano), Dror Mishani riceverà quest’oggi – nella cornice del Salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma – il premio letterario Adei Wizo ‘Adelina Della Pergola’. Ad aggiudicarsi la 14esima edizione del riconoscimento, sostenuto con i fondi della raccolta Otto per Mille UCEI, il suo recente romanzo “Un caso di scomparsa” (ed. Guanda). Nella terna finalista anche “Quel che resta della vita” (ed. Feltrinelli) di Zeruya Shalev e “Traducendo Hannah” (ed. Giuntina) di Ronaldo Wrobel. Per quanto concerne il Premio Ragazzi, che vede un significativo aumento delle scuole coinvolte (si è oggi arrivati a una quindicina di istituti), la vittoria è andata a Assaf Gavron per il suo “Idromania” (ed. Giuntina). Al secondo posto “Fiori nelle tenebre” (ed. Guanda) di Aharon Appelfeld. A dialogare con Mishani sarà lo scrittore Gabriele Rubini, menzione speciale della 12esima edizione, mentre l’attrice Silvia Zoffoli interpreterà alcuni passi tratti dai tre romanzi. Presentatrice e coordinatrice dell’evento la giornalista Laura Ballio del Corriere della Sera.
Ha commentato Ester Silvana Israel, presidente nazionale Adei Wizo: “Il premio letterario cresce di anno in anno catalizzando sempre maggiori attenzioni. Quest’anno poi abbiamo fatto un salto di livello proponendoci al Salone del Libro di Torino con un evento tutto nostro in cui si è parlato proprio di questa iniziativa. Un evento segnato, tra l’altro, da un certo successo”. Fondamentale, ricorda ancora Israel, la collaborazione instauratasi con la locale Comunità ebraica. “Abbiamo voluto privilegiare una piccola Comunità pur sapendo di alcune difficoltà logistiche cui saremmo andati incontro, come ad esempio la mancanza di una vera e propria sezione Adei in loco. La collaborazione ‐ sottolinea ‐ è stata però costante e proficua”.
(Nell’immagine Ester Silvana Israel e Dror Mishani)
(29 ottobre 2014)