Ghetto di Varsavia, la propaganda svelata
Svelare la manipolazione e la propaganda dei nazisti sul Ghetto di Varsavia. È la sfida della giornata di studio internazionale organizzata sinergicamente da Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, Memoriale della Shoah di Parigi e Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e con il patrocinio, tra gli altri, della Comunità ebraica ferrarese oltre che delle principali istituzioni cittadine.
L’appuntamento è per il pomeriggio di domani (Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management della locale Università degli studi, ore 17) con grande protagonista lo storico francese Georges Bensoussan, che terrà una lectio magistralis sull’eclusione “dal mondo dei vivi” e sul genocidio “prima del genocidio”. Un intervento che, spiegano dall’organizzazione, “offrirà elementi di comprensione sulla politica dei ghetti nazisti, analizzandola come una tappa significativa nel percorso di distruzione dell’ebraismo europeo”. Focalizzando l’attenzione su “fonti primarie ancora troppo poco conosciute” (archivi e testimonianze delle vittime rinchiuse nel ghetto, ma anche testimonianze della visione dei carnefici che fotografarono e filmarono gli effetti della loro azione di annientamento) si cercherà inoltre di stimolare una riflessione sulla conoscenza “e sull’uso che oggi facciamo di tali fonti”. Bensoussan avrà al suo fianco il direttore del Meis Riccardo Calimani e Anna Quarzi dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.
Alle 21, presso il cinema Boldini, sarà invece proiettato il documentario originale “A Film Unfinished” (Shtikat Haarchion, Il silenzio dell’archivio) di Yael Hersonski. L’ingente lavoro di ricerca ha permesso di ricostruire una sorto di doppio film: da un lato, un documentario delle terribili condizioni di vita nel ghetto; dall’altra la finzione imposta dai nazisti che organizzarono una vera e propria messa in scena con le vittime trasformate in attori e protagoniste di finti pranzi, ricevimenti, musica e feste “a dimostrare che gli ebrei non se la passavano poi così male”.
Realizzata con il supporto del Pitigliani Kolno’a Festival, la serata vedrà l’intervento di Laura Fontana, responsabile per l’Italia del Mémorial de la Shoah di Parigi e responsabile per l’educazione alla Memoria del Comune di Rimini.
(2 novembre 2014)