Comics & Jews
L’enorme successo di Lucca Comics
Battuto ogni record: Lucca Comics and Games, il grande festival internazionale dedicato al fumetto e all’intrattenimento intelligente ha avuto in quattro giorni più di 400mila visitatori. Settecento stand, oltre cinquecento incontri per le cinque sezioni del festival – Comics, Games, Junior, Music& Cosplay e Movie – per quattro giorni in cui centinaia di copie di Pagine Ebraiche hanno fatto capolino un po’ ovunque: a Palazzo Ducale, all’ingresso della grande mostra dedicata all’artista israeliana Rutu Modan, vincitrice lo scorso anno, fra i laboratori per bambini, dove DafDaf ha tenuto un incontro proprio con la Modan, incentrato sulla recente uscita del suo ultimo libro per i piccoli lettori, pubblicato da Giuntina, fra gli stand dei tanti editori che coinvolti nella realizzazione di Comics & Jews, il dossier che ogni anno il giornale dell’ebraismo italiano dedica al rapporto fra fumetto e cultura ebraica. E di Comics & Jews si è parlato il primo giorno della manifestazione, quando il dossier è stato presentato al pubblico dalla redazione, insieme a Giovanni Russo, direttore delle sezione Comics del festival lucchese, e insieme a Emilio Varrà, responsabile di BilBOlBul, la manifestazione bolognese dedicata al fumetto che aprirà il venti novembre, con un convegno dedicato a questo specifico settore dell’editoria. La trasformazione di Lucca Comics and Games annunciata lo scorso anno, con una espansione degli spazi occupati per evitare quell’intasamento del centro della cittadina toscana che in effetti qualche problema aveva creato, si è dimostrato vincente, oltre che decisamente funzionale. Ai padiglioni in centro, praticamente in ognuna delle belle piazze storiche della città, mostre al Palazzo Ducale, si sono aggiunte aree più decentrate, sia all’esterno che all’interno delle mura medievali, come per esempio la sezione Junior, coordinata da Sarah Genovese, che ha occupato la sede dedicata negli scorsi anni al Japan palace, così da riservare ai bambini un intero palazzo, con librerie, laboratori, aree dedicate a giochi, approfondimenti, mostre. Una grande folla aveva preso possesso delle vie sin dal giorno di apertura del festival, con la solita allegra invasione dei personaggi più improbabili provenienti da fumetti, cartoni animati, telefilm e videogiochi, ma il muro dei 400mila visitatori era parso agli organizzatori un po’ uno scherzo, una cifra irraggiungibile. Che è stata superata.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(3 novembre 2014)