Qui Milano – Domande sull’indentità
Terzo appuntamento del dibattito a puntate organizzato da Kesher a Milano per indagare fino in fondo l’identità ebraica, sulla scia delle riflessioni di Ben Gurion riportate e analizzate da Eliezer Ben Rafael in “Cosa significa essere ebreo? 50 Saggi rispondono a Ben Gurion”, tradotto in italiano dal francese a cura dell’Associazione di cultura ebraica Hans Jonas e pubblicato in ebook da Proedi (Milano). A inserirsi nel discorso ieri sera rav Paolo Sciunnach e Mino Chamla, entrambi insegnanti alla Scuola della Comunità ebraica di Milano. Incentrato nello specifico sul rapporto tra identità ebraica e Sionismo l’intervento di rav Sciunnach. “Escludendone altre, il movimento Sionista ha fatto proprie alcune categorie dell’identità ebraica, in particolare l’aspetto di popolo come nazione tra le nazioni”, ha esordito il rav, che ha poi dipinto una panoramica di quali sono le correnti nel mondo ebraico moderno riguardo l’esistenza dello Stato d’Israele e il suo valore spirituale e religioso, spaccatura che si ripercuote sulle diverse opinioni riguardo la necessità di Israele di conformare le sue leggi alla Halachah e dunque anche sull’attribuzione a Israele della legittimità di decidere chi è ebreo. Da analizzare non solo in relazione alla storia dello Stato d’Israele ma a tutti i momenti della storia ebraica moderna sono i quesiti identitari secondo Mino Chamla, che ha esplorato nel suo intervento tra le altre cose il rapporto tra ebrei della diaspora e ebrei d’Israele. “Tutte le differenze di percezione dello Stato d’Israele, da quelli che riconoscono in esso tutti i valori dell’identità ebraica, a coloro che invece si riconoscono esclusivamente nei valori della Halachah, fino alla tendenza più tipica degli ebrei della diaspora a far emergere con forza la componente dell’idea di popolo nella vicenda ebraica moderna, convergono alla fine in un’unica grande preoccupazione, ovvero come riuscire a tenere unito il popolo ebraico”. Numerosi gli interventi da parte del pubblico, che hanno lasciato al dibattito ancora numerosi spunti per poter andare avanti.
Francesca Matalon
(4 novembre 2014)