…pace

“Ohev Shalòm ve Rodef shalòm”, ama la pace e persegui la pace. È a tutti noto che, con un centro-sinistra incapace di esprimere leadership e linea politica e dopo il forte ridimensionamento di Kadima, il vero rivale di Bibi Netanyahu sia Naftali Bennet. Dobbiamo leggere in termini di banali calcoli elettorali, il supporto che il Ministro dell’Economia sta confermando in queste ore di scontri all’ultra-destra religiosa del suo Paese? Davvero, non si trovano altri motivi per buttare benzina sul fuoco come si sta facendo in questo momento. E com’è che Bibi vada a parlare col Re di Giordania ed i suoi ministri corrano in direzione opposta? La cosa brutta è la difficoltà di spiegare le ragioni del governo fuori da Isarele. Sento alcuni che dicono: “Che male c’è ad andare a pregare per la salute di una rabbino? Che male possono fare delle persone che pregano?”. Mi viene in mente il dibattito riguardo la preghiera di Rivkà nella tenda, il commento dice, “Perché nella tenda? D.o è anche fuori”.

David Assael, ricercatore

(5 novembre 2014)