…terrore

Impossibile aggiungere parole dopo gli efferati attentati di ieri, acclamati da Hamas e sostenuti da tanti nei territori palestinesi e nei quartieri arabi di Gerusalemme. Dobbiamo solo tristemente constatare che, ormai, non esistono più luoghi protetti (neanche i luoghi di culto), una mutazione del conflitto in chiave religiosa, modi di uccidere sempre più barbari e imprevedibili. Una china molto pericolosa, che può diventare subito precipizio. Il governo Netanyahu già dice che la risposta sarà durissima; si parla di armi ai civili israeliani (benché ex poliziotti, ex militari, ma chi non lo è in Israele?), check point nei quartieri arabi, fino all’invito della settimana scorsa rivolto da qualcuno agli arabi israeliani perché si trasferiscano a Gaza o in Cisgiordania, se hanno voglia di manifestare. Davvero un incubo per tutto l’ebraismo mondiale e un fallimento di quell’eccezione mediorientale che è la democrazia israeliana. Non resta che vedere e sperare che la politica trovi un insperato punto di equilibrio per far passare la nottata.

Davide Assael, ricercatore

(19 novembre 2014)