…perbenismo

Sprechi la vita a pensare che l’antisemitismo sia il prodotto dell’ignoranza, credendo che ignoranza significhi mancanza di istruzione, scolarità, studio, educazione. Poi un giorno, solo per caso, ti ritrovi vicino a un gruppetto di persone dabbene, istruite e ben vestite, professionisti, benestanti, certamente con la loro inutile laurea in tasca, e li senti mormorare che ‘sai, si aiutano, ma fra di loro non si prestano mai soldi, lo fanno solo con gli altri, per interesse; per questo li chiamano usurai’. E tu, che solo per coincidenza ti stai occupando della rabbia del Mercante di Venezia contro la violenza volgare del pregiudizio sociale, speri che stiano parlando di letteratura, magari di fantascienza. E invece stanno parlando di te e dei tuoi amici. E pensi che ci dev’essere qualcosa di molto più intimo e profondo che lavora nell’animo di quella gente, che non è solo istruzione e scolarità. Ti verrebbe da credere nelle idee innate; sei tentato di svluppare una teoria su un difetto genetico; e alla fine non ti resta che pensare con un po’ di sollievo a un lontano rifugio in cima ai monti.

Dario Calimani, anglista

(25 novembre 2014)