Da Gerusalemme a Kobane, paura per la sorte della volontaria israeliana

rassegnaCresce la preoccupazione per la sorte di Gill Rosenberg, ex soldatessa e cittadina israeliana che sarebbe stata rapita dall’Isis a Kobane mentre combatteva nelle fila dei peshmerga curdi. Un arruolamento, racconta Maurizio Molinari (la Stampa), dettato dalla convinzione che i curdi sarebbero “fratelli impegnati a combattere i nostri stessi nemici”.

“Il Corano libro di pace? Gli islamici lo dicano forte”. “Non si può dire che tutti gli islamici sono terroristi, ma sarebbe bello che tutti i leader islamici condannassero quegli atti. Gli islamici che hanno una identità dicano: noi non siamo questo, il Corano non è questo”. È l’appello lanciato da papa Bergoglio sul volo di ritorno dalla Turchia a Roma durante un confronto con i giornalisti presenti. “Se il Corano è libro di pace gli islamici lo dicano forte”, titola il Corriere della sera (l’articolo è di Gian Guido Vecchi).

Morte Brunner, nuove conferme. Si rafforzano le voci che vedrebbero il criminale nazista Alois Brunner morto quattro anni fa in Siria. “E molto probabile, anche se non abbiamo le prove. Ma ripeto: è molto probabile”, la dichiarazione del direttore del Centro Wiesenthal Efraim Zuroff oggi riportata dal Quotidiano Nazionale.

Shoah, l’orrore dei bimbi. Affiorano intanto, con la traduzione in italiano di alcuni atti del processo Eichmann, nuovi dettagli sui meccanismi di annientamento dei più giovani. Inghiottiti nei forni crematori, sfracellati contro i muri, centrati a colpi di pistola: a raccontare queste terribili dinamiche è Elena Loewenthal sulla Stampa.

Urtisti, tra passato e futuro. La storia, la tradizione, il futuro della categoria degli urtisti in una mostra – di cui vi avevamo parlato negli scorsi giorni – che si inaugura domani alle 18 presso il Museo di Roma in Trastevere. Una mostra significativa anche nel quadro delle nuove norme anti-degrado che mettono a rischio la professione: “Siamo preoccupati perché è giusta l’attenzione al decoro, ma non bisogna fare di tutta l’ erba un fascio, confondendo piccole installazioni con realtà più strutturate” spiega il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni (Gabriele Isman, Repubblica).

Carlo Levi, artista da riscoprire. In mostra alla Galleria Russo 60 opere di Carlo Levi (1902-1975) prestate dall’omonima fondazione. Fabio Isman, sul Messaggero, sottolinea come Levi torni in una città che finora “non ha saputo dedicare neppure una sala a uno dei maggiori tra gli interpreti della cultura (e della politica) prima e dopo l’ultima guerra”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(1 dicembre 2014)

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