Manuel De Sica (1949-2014)
L’immortale Vittorio in regia, il figlio Manuel a dare una chiave musicale alla narrazione. Nel segno di questo asse “Il giardino dei Finzi Contini”, il capolavoro letterario di Giorgio Bassani, avrebbe conquistato milioni di italiani oltre che un premio Oscar.
Una pagina che in tanti ricordano con emozione in queste ore con l’improvvisa scomparsa, nella sua Roma, di Manuel De Sica.
Nato nel 1949, compositore dall’età di 20 anni, De Sica era apprezzato autore di colonne sonore oltre che di musica sinfonica e musica da camera con sonate per arpa, per clarinetto e altri strumenti solisti. Tra i riconoscimenti ottenuti in carriera il Globo d’oro per “Ladri di saponette” di Maurizio Nichetti, il Nastro d’argento per “Al lupo, al lupo” di Carlo Verdone e il David di Donatello per “Celluloide” di Carlo Lizzani.
Manuel De Sica era stato inoltre protagonista, nel recente passato, della mostra che il Museo ebraico della Capitale aveva dedicato alla trasposizione cinematografica del romanzo di Bassani con materiali d’epoca inediti, bozzetti, costumi, copie rare del volume.
Prima ancora, sia a Roma (Festival Internazioanle di Letteratura Ebraica) che a Ferrara (Festa del Libro Ebraico), significativa era stata la sua testimonianza affinché potessero attivarsi nuove energie per salvare la pellicola, vecchia ormai di oltre 40 anni, dall’usura del tempo.
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