Oltremare – Stabilità
Se si va a cercare la parola Knesset su Wikipedia, alla voce “elezioni” si trova scritto “I 120 membri della Knesset (MK) sono eletti direttamente per legislature di quattro anni, a meno di elezioni anticipate (che sono molto frequenti)”. Non fa una piega. Oggi si scioglie la diciannovesima Kenesset dello Stato d’Israele, formata il 22 gennaio 2012, a conti fatti durata 23 mesi scarsi. Essendo cresciuta in Italia ho poco spazio per l’ironia su questo tema, ma certo che con legislature di due o tre anni si fa davvero poco, in un paese in cui le fonti di instabilità vanno dalla mancanza cronica di acqua, agli incendi di estensioni anche notevoli almeno una volta l’anno, alle guerre a ripetizione con tutto il vicinato. Anche qui, come nel resto del mondo, buona parte dei disastri non sono naturali ma fortemente umani.
Alle ultime elezioni, ho votato per la prima volta avendo un’idea abbastanza chiara della posizione di ciascun partito sulle questioni sociali oltre che alla solita questione palestinese. Mica poco, viste le rivoluzioni lunari di certi partiti e politici locali. E in questi quasi due anni di ulteriore governo Netanyahu ho potuto finalmente seguire senza filtri – o almeno, in diretta televisiva in ebraico – le polemiche e le vicende giudiziarie della politica israeliana. C’è chi dice ma chi te lo fa fare, i telegiornali serali tolgono il sonno e fanno venire le rughe. I telegiornali non so, ma in due anni sia Bibi che Lapid sono invecchiati di dieci, segno che anche starci, al governo, logora.
E adesso che la Knesset si scioglie, il breve inverno israeliano sarà una lunghissima campagna elettorale: riceveremo centinaia di sms, telefonate ed email da tutti i partiti e da tutti i candidati, che vorranno così tanto parlare con i loro amati cittadini, improvvisamente. Stavolta mi divertirò a rispondere per le rime, con un questionario al veleno che ha come prima domanda: lo vuoi il mio voto? Ok, allora comincia a dirmi come resterai al governo per esattamente quattro lunghi anni.
Daniela Fubini
(8 dicembre 2014)