Setirot – Chanukkah
I due pensieri più belli li ho ricevuti da mia figlia e da Mauro Tabor, e li faccio miei. Rachele scrive: «Buon Chanukkah a tutti, con l’augurio di alimentare sempre la luce che è in ognuno di noi». Mauro: «Un grande Morè che ho avuto l’onore di conoscere, Hugo Gryn z”l, mi aprì il suo cuore. Era il 1944, lui è suo padre erano rinchiusi a Bergen Belsen. Suo padre salvava la misera razione di pane e di margarina per creare una lampada di Chanukkah. Il figlio gli fece notare che non aveva senso perché stavano morendo. Il padre gli rispose “figlio mio, questo pane è così poco che non sarà certo la ragione della nostra sopravvivenza, ma Chanukkah ci dà la speranza e senza speranza siamo già morti”». Chag Chanukkà sameach a tutti.
Stefano Jesurum, giornalista
(18 dicembre 2014)